Il carnevale è una festa affascinante e divertente ma nello stesso romantica e oscura, indossando una semplice maschera possiamo trasformarci ed appropriarci di un’altra identità.
Le origini del carnevale sono antichissime, gia all’epoca dei romani ritroviamo periodi di festeggiamenti durante i quali le gerarchie non venivano considerate e tutti gli uomini erano uguali. Nei saturnali romani gli schiavi diventavano liberi e i festeggiamenti avvenivano tra banchetti e piaceri sensoriali. Le maschere utilizzate rappresentavano le divinità protettrici dei defunti, delle campagne e dei raccolti. Le popolazioni di un tempo pensavano che le divinità degli inferi vagassero durante tutto l’inverno e solo attraverso feste in loro onore decidessero di ritornare nell’aldilà e placare le loro ire dando buoni raccolti.
L’ origine dei carri, invece, la ritroviamo nell’antica Babilonia. Le sfilate dei carri allegorici venivano utilizzati per la rappresentazione della nascita del cosmo e la mancanza di ordine e di libertà assoluta rappresentava il caos che precede l’origine del cosmo. Anche in queste sfilate il tutto era capovolto e i festeggiamenti erano caratterizzati dalla libertà sfrenata del popolo e dalla mancanza di ordine sociale.
Il nome carnevale deriva dal latino, carnem levare, ossia togliere la carne. Infatti nella religione cristiana il carnevale è una preparazione per la quaresima dove c’è l’assoluta astinenza alla carne.
Paesi famosi per il carnevale in Calabria:
Castrovillari
Reggio Calabria
Polistena
Amantea
Come ogni festa italiana anche per il Carnevale c’è il piatto tipico Calabrese, le chiacchiere. Le chiacchiere sono croccanti sfoglie fritte. Segue la ricetta:
250 gr. di farina 00
50 gr. di latte
1 uovo
20 gr. di zucchero
25 gr. di burro
la scorza grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
Mezza bustina di lievito per dolci
1 bicchierino di grappa
olio di arachide per la frittura
zucchero a velo
Procedimento:
Alla la farina, unire l’uovo, il burro ammorbidito, lo zucchero, il sale, la grappa, la scorza di limone grattugiata e il lievito.
Unire il latte mentre si impasta. Quando il composto sarà omogeneo e non appiccicoso, formare una palla, coprirla con la pellicola trasparente e metterla per almeno 30 minuti in frigorifero.
Dopo i 30 minuti, riprendere l’impasto e stenderlo con un mattarello o con la macchina della pasta creando una sfoglia sottile di 3/4 mm.
Con una rotella dentellata ricavare dalla sfoglia dei rettangoli di medie dimensioni (12 x 8 cm) e nel centro fare due tagli equidistanti dalla parte del lato più lungo del rettangolo.
Friggere le chiacchiere, poche alla volta cacciarle dall’olio quando saranno dorate da entrambi i lati. Posarle su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Infine una spolverata di zucchero a velo.
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